STORIA

RIFUGIO CHIUSO

prossima apertura prevista: 14-15 dicembre 2025

La storia del Rifugio

Il Rifugio Città di Fiume si trova sui terreni alle pendici del Pelmo ed è ricavato dall’antica Malga Durona. 
La malga è un esempio di abitazione delle valli dolomitiche, costruita con pietra locale nella parte inferiore e con legno per la parte superiore, tetto compreso. Un particolare quasi unico nel territorio sono i tre locali ad arco a piano terra, che venivano utilizzati come stalla e ricovero per il bestiame.
Risulta che la Malga Durona risalga all’anno 1600 circa e già da allora fosse utilizzata come stalla per gli ovini, mentre era già indicata nella carta topografica del Regno Lombardo – Veneto dell’anno 1833.

La storia del Rifugio

Il Rifugio Città di Fiume si trova sui terreni alle pendici del Pelmo ed è ricavato dall’antica Malga Durona. 
La malga è un esempio di abitazione delle valli dolomitiche, costruita con pietra locale nella parte inferiore e con legno per la parte superiore, tetto compreso. Un particolare quasi unico nel territorio sono i tre locali ad arco a piano terra, che venivano utilizzati come stalla e ricovero per il bestiame.
Risulta che la Malga Durona risalga all’anno 1600 circa e già da allora fosse utilizzata come stalla per gli ovini, mentre era già indicata nella carta topografica del Regno Lombardo – Veneto dell’anno 1833.

Nel 1924, anno nel quale in montagna sono stati realizzati numerosi rifacimenti in seguito alla Prima Guerra Mondiale, la Malga viene ristrutturata della dimensione e struttura che vediamo ancora oggi.
Un’ulteriore trasformazione interna è stata attuata nell’anno 1964 con il cambio di destinazione d’uso da Malga a Rifugio, inaugurato il 20 settembre dello stesso anno dalla sezione CAI di Fiume.
Gli ultimi lavori di adeguamento strutturale e funzionale risalgono al 2005. Si è cercato di valorizzare gli elementi che caratterizzano il Rifugio, rendendolo più funzionale e agevole.

Il Rifugio, come molti altri, deve il suo nome alla sezione Cai alla quale appartiene. La sezione di Fiume ha però una storia particolare che rende il Rifugio un luogo significativo.

Il Club Alpino Fiumano  (CAF) nasce il 12 gennaio 1885 per merito dell’architetto viennese Ferdinand Brodbeck. Il suo statuto riceve l’approvazione del Regio Governo Ungherese. Nel 1919, accogliendo la domanda del CAF, il Congresso generale del CAI ne sanziona l’adesione quale Sezione di Fiume del Club Alpino Italiano, quando la città non era stata ancora annessa al Regno d’Italia, cosa che accade nel 1924. La Sezione era proprietaria di sei rifugi: tre nel gruppo del Monte Maggiore e tre nella zona del Monte Nevoso.

Scoppia la seconda guerra mondiale e con l’esodo forzato da Fiume, Pola e Dalmazia, anche il CAI Fiumano intraprende la strada dell’esilio.
Nel 1949 il CAI di Fiume rinasce come sottosezione della SAT e nel 1953 il Consiglio Centrale del CAI la riconosce nuovamente come Sezione. Il primo Presidente è Gino Flaibani, che dà il nome al sentiero attrezzato sul Monte Pelmo.
Nel 1937 durante un corso estivo di alpinismo giovanile Aldo Depoli “scopre” la malga Durona, all’ombra del Pelmo, e nel 1964 questa malga, ricostruita dopo la guerra, viene trasformata nel Rifugio “Città di Fiume”.
Davanti al Rifugio, accanto al tricolore italiano, sventola la bandiera cittadina col motto “Indeficienter”, inesauribile speranza. 

Nel 1924, anno nel quale in montagna sono stati realizzati numerosi rifacimenti in seguito alla Prima Guerra Mondiale, la Malga viene ristrutturata della dimensione e struttura che vediamo ancora oggi.
Un’ulteriore trasformazione interna è stata attuata nell’anno 1964 con il cambio di destinazione d’uso da Malga a Rifugio, inaugurato il 20 settembre dello stesso anno dalla sezione CAI di Fiume.
Gli ultimi lavori di adeguamento strutturale e funzionale risalgono al 2005. Si è cercato di valorizzare gli elementi che caratterizzano il Rifugio, rendendolo più funzionale e agevole.

Il Rifugio, come molti altri, deve il suo nome alla sezione Cai alla quale appartiene. La sezione di Fiume ha però una storia particolare che rende il Rifugio un luogo significativo.

Il Club Alpino Fiumano  (CAF) nasce il 12 gennaio 1885 per merito dell’architetto viennese Ferdinand Brodbeck. Il suo statuto riceve l’approvazione del Regio Governo Ungherese. Nel 1919, accogliendo la domanda del CAF, il Congresso generale del CAI ne sanziona l’adesione quale Sezione di Fiume del Club Alpino Italiano, quando la città non era stata ancora annessa al Regno d’Italia, cosa che accade nel 1924. La Sezione era proprietaria di sei rifugi: tre nel gruppo del Monte Maggiore e tre nella zona del Monte Nevoso.

Scoppia la seconda guerra mondiale e con l’esodo forzato da Fiume, Pola e Dalmazia, anche il CAI Fiumano intraprende la strada dell’esilio.
Nel 1949 il CAI di Fiume rinasce come sottosezione della SAT e nel 1953 il Consiglio Centrale del CAI la riconosce nuovamente come Sezione. Il primo Presidente è Gino Flaibani, che dà il nome al sentiero attrezzato sul Monte Pelmo.
Nel 1937 durante un corso estivo di alpinismo giovanile Aldo Depoli “scopre” la malga Durona, all’ombra del Pelmo, e nel 1964 questa malga, ricostruita dopo la guerra, viene trasformata nel Rifugio “Città di Fiume”.
Davanti al Rifugio, accanto al tricolore italiano, sventola la bandiera cittadina col motto “Indeficienter”, inesauribile speranza.